RETRIEVAL PRACTICE: il meccanismo cognitivo che consolida il ricordo

Se il tuo metodo di studio si basa sulla rilettura continua di appunti e libri, il concetto di Retrieval Practice ti costringerà a riconsiderare le tue abitudini. Questa tecnica, uno dei capisaldi della scienza cognitiva dell'apprendimento, suggerisce che il modo più efficace per consolidare un'informazione non è la sua ricezione passiva, ma lo sforzo attivo per tirarla fuori dalla memoria. In breve: l'atto di testare è l'atto di studiare.

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INTERLEAVING: variare i concetti per un apprendimento più profondo

Se pensi che studiare un argomento finché non è perfettamente chiaro sia il modo migliore per imparare, il metodo Interleaving (Pratica Intercalata) ti sorprenderà. Questa tecnica di studio, supportata dalla scienza cognitiva, suggerisce di alternare (intercalare) diversi argomenti o tipi di problemi all'interno di una singola sessione, anziché studiarli in blocchi separati (blocking). L'obiettivo è costruire una conoscenza più flessibile e duratura.

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METACOGNIZIONE. La vera differenza tra chi impara e chi rimane bloccato?

La capacità di chiedersi: "Ho davvero capito?" Questa è la metacognizione: imparare a imparare. Tutti studiamo, leggiamo e assorbiamo informazioni. Ma solo alcuni riescono a farlo in modo efficace. La differenza non è l’intelligenza, ma un’abilità spesso trascurata: la metacognizione. È il processo mentale che ti permette di monitorare e regolare il tuo apprendimento.

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Che cos'è la MEMORIA DI LAVORO?

Ti capita di dimenticare quello che studi dopo pochi minuti? Non sei smemorato: stai sovraccaricando la tua memoria di lavoro. Quando studiamo, il nostro cervello non assimila passivamente le informazioni. C'è un'area, chiamata memoria di lavoro, che funge da "tavolo di lavoro" mentale. È qui che le informazioni vengono elaborate attivamente per un breve periodo, prima di essere smistate e, si spera, archiviate nella memoria a lungo termine.

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La DISCALCULIA: un modo diverso di pensare ai numeri

La discalculia non è una questione di disattenzione, pigrizia o mancanza di intelligenza. È un Disturbo Specifico dell'Apprendimento (DSA) che riguarda la capacità di comprendere e manipolare i numeri. Sebbene possa manifestarsi con difficoltà in matematica, la sua origine è neurologica e non ha nulla a che fare con il quoziente intellettivo. Chi ha la discalculia ha un modo diverso di elaborare le informazioni numeriche, e comprendere questa caratteristica è il primo passo per trasformare le difficoltà in un punto di forza.

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La DISGRAFIA: una guida alla scrittura e alla motricità fine

Se il tuo tratto non segue il pensiero, potresti avere la disgrafia. Non è una questione di disattenzione o pigrizia, ma un Disturbo Specifico dell'Apprendimento (DSA) che riguarda la qualità e la fluidità della scrittura. A differenza di quanto si possa pensare, la disgrafia non è un problema di intelligenza, ma una caratteristica che influenza la motricità fine, il coordinamento oculo-manuale e la pianificazione del gesto grafico. Chi ha la disgrafia può avere difficoltà a scrivere in modo leggibile e veloce, ma la sua intelligenza e creatività non sono in alcun modo compromesse.

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La DISORTOGRAFIA: quando la scrittura diventa una sfida

Gli errori di ortografia sono comuni, ma la disortografia è ben altro. Non è un problema di disattenzione o di pigrizia, ma un Disturbo Specifico dell'Apprendimento (DSA) che riguarda la capacità di scrivere le parole in modo corretto. È la difficoltà nel tradurre i suoni che si sentono (fonemi) in simboli scritti (grafemi) in modo accurato e automatico.

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La DISLESSIA non è un difetto, ma una caratteristica neurologica

La dislessia è spesso fraintesa come un semplice problema di lettura o scrittura. In realtà, è una neurodiversità, un modo diverso in cui il cervello processa le informazioni. Non è una questione di intelligenza o di impegno, ma di un sistema neurologico che opera su binari differenti rispetto alla maggior parte delle persone. Comprendere questa condizione è il primo passo per trasformare le difficoltà in opportunità.

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DSA - Disturbi Specifici dell’Apprendimento

I Disturbi Specifici dell'Apprendimento (DSA) sono spesso oggetto di fraintendimenti. Vengono confusi con una scarsa voglia di studiare o con una mancanza di intelligenza. In realtà, si tratta di neurodiversità, cioè modi differenti in cui il cervello elabora le informazioni. Riconoscere e comprendere i quattro DSA principali — dislessia, disortografia, disgrafia e discalculia — è il primo passo per aiutare chi li ha a superare le sfide e a valorizzare i propri punti di forza.

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La scienza dell'apprendimento: una guida pratica

Il modo in cui ognuno di noi apprende è unico. Riconoscere il proprio stile e le strategie di studio che funzionano meglio può fare la differenza tra uno studio faticoso e uno efficace. Queste strategie non sono nate dal nulla. I processi di apprendimento sono infatti un campo di studio attivo per discipline come la psicologia cognitiva, le neuroscienze e la pedagogia. Dalla fine del 1900, la ricerca in questi campi ha dimostrato che il successo nello studio non dipende solo dall'intelligenza, ma dalla capacità di applicare i metodi di apprendimento giusti.

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