“Non piangere, sii forte”
Una frase che ha segnato generazioni di uomini. Ma a quale prezzo?
L’assenza di educazione emotiva è spesso alla base di comportamenti aggressivi e relazioni tossiche.
In questo articolo parliamo del legame tra mascolinità, emozioni e prevenzione della violenza.

Perché gli uomini faticano a esprimere le emozioni?
Cultura, famiglia, scuola: fin da piccoli molti maschi imparano che mostrare le emozioni è segno di debolezza.
Questo porta a:
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reprimere la rabbia finché esplode
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non riconoscere la paura o la gelosia
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confondere il controllo con l’amore
Il risultato? Difficoltà relazionali, insicurezza mascherata da aggressività, e in casi estremi, violenza.
Cosa vuol dire educazione emotiva maschile?
Vuol dire insegnare a:
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Dare un nome alle emozioni
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Comunicare i bisogni in modo sano
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Accettare il rifiuto senza sentirsi annientati
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Gestire la frustrazione in modo costruttivo
Educare alla vulnerabilità è un atto di forza, non di debolezza. E può fare la differenza tra una relazione sana e una distruttiva.
Intervenire si può, anche da adulti
Non è mai troppo tardi per imparare. Percorsi psicologici individuali o di gruppo possono aiutare gli uomini a conoscere sé stessi, a cambiare il proprio modo di relazionarsi e a evitare comportamenti distruttivi.
La prevenzione della violenza parte anche da qui.
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